Disegnare con... MARCO GAIANI
Abstract
Intervistare il professor Marco Gaiani su questo particolare numero della rivista mi sembra occasione veramente opportuna, considerando le esperienze di ricerca da lui maturate ed in particolare le sue recenti realizzazioni. In realtà ricordo con piacere che sono state diverse e reiterate le occasioni in cui ho avuto l’opportunità di scambiare opinioni con lui sull’evoluzione della nostra disciplina. La sua importanza nel nostro settore scientifico infatti, non richiede presentazioni. Mi fa particolarmente piacere quindi commentare il motivo per il quale capiti a me, distante per luogo geografico, formazione ed esperienze, di intervistarlo. Il contesto, come già accennavo, è sicuramente riconducibile anche al tema che questo numero affronta, ma è particolarmente e più ampiamente connesso all’attenzione dovuta agli avvenimenti che in questi decenni hanno fatto evolvere, non solo gli strumenti della nostra disciplina, ma persino il suo ruolo. Mi riferisco quindi in particolare alle innovazioni scientifiche e strumentali introdotte dall’avvento del digitale e post-digitale che in quest’ultimo mezzo secolo hanno indotto significative ricadute, positivamente mi sentirei di anticipare e in particolare all’interno dei corsi di studio offerti nelle Facoltà/Dipartimenti di Ingegneria.
Presenze come quella del prof. Gaiani ci guidano a cogliere con attenzione le trasformazioni, di metodi e processi, a leggerle come manifestazioni di un nuovo linguaggio. Nel significato ontologico della parola disegno, il prof. Gaiani rivendica uno spazio indipendente per l’elaborazione di percorsi, strutturati dai fondamenti scientifici, per guidare analisi ed orientare sintesi originali. In queste dissolve antinomie vecchie e nuove: rilievo/progetto, modelli/ricostruzioni, analogico/digitale, materiale/immateriale, tangibile/intangibile. Identifica il vero motore, il moto-propulsore, su cui costruire il futuro dell’attività propria del nostro ruolo, ovvero di ricerca, di didattica, di trasferimento tecnologico, che genera impatto sociale e sul territorio, attività oggi qualificate come strumenti di Terza missione.
Di lui, Marco Gaiani, cattedratico dell’Alma Mater di Bologna, in cui ha compito il suo percorso di laurea in Ingegneria, ricorderò soltanto che ha insegnato anche in diversi altri Atenei italiani. È stato infatti docente presso l’Università degli studi di Ferrara, il Politecnico di Milano, lo IUAV di Venezia, la Scuola Normale Superiore di Pisa e ha tenuto comunicazioni in molte altre Università italiane e straniere.
È con grande interesse, derivato dal complesso intreccio di sollecitazioni ricevute dal suo lavoro di ricerca e dagli attestati della sua attività accademica, che inizio la mia intervista. Le poche domande che farò spero possano cogliere il cuore della tua esperienza di ricercatore e di docente, convinta come sono che possano costituire, specie in questo tempo di grandi cambiamenti della intera società, un aiuto al comune sforzo di miglioramento di tutte le sue dimensioni e, in particolare, di quelle che ci riguardano sul piano professionale e umano.
DOI: https://doi.org/10.20365/disegnarecon.32.2024.dw
Full Text:
PDFRefbacks
- There are currently no refbacks.
Copyright (c) 2024 Adriana Rossi
DISEGNARECON
ISSN 1828 5961
Registration at L'Aquila Law Court no 3/15 on 29th June, 2015.
Indexed in SCOPUS. Diamond Open Access. All papers are subjected to double blind peer review process by qualified reviewers.
Journal founded by Roberto Mingucci